A Lecce, vi è una costruzione antica di architettura neoclassica, al centro di una piazzetta a ridosso del centro storico, nota a tutti come “chiesa greca”poiché è una chiesa cristiana cattolica di rito greco-bizantino. Rinasce nel 1765, sulle rovine di una chiesa dedicata a S.Giovanni del Malato[1], grazie al disegno dei capomastri Francesco Palma, Lazzaro Marsione, Lazzaro Lombardo e Vincenzo Carrozzo e viene rinominata San Nicolò dei Greci poiché ospita la comunità greco-albanese sfrattata dai Gesuiti nel 1574 dal proprio luogo di culto che sin dal medioevo aveva un nella chiesa ubicata nell’area dove ora si trova, appunto, la chiesa del Gesù..
Sobria e di piccole dimensioni, la chiesa greca si protende con il suo semplice volume su una piazzetta, che prende il suo nome a ridosso dal centro opulento dove si trova lo straordinario edificio dell’exconvento dei Celestini, attualmente sede della Provincia e della Prefettura di Lecce e la splendida basilica di Santa Croce .
La facciata della chiesa presenta due ordini dalle linee semplici ed essenziali: nell’ordine inferiore quattro paraste doriche inquadrano il portale di accesso sovrastato da un timpano ad arco e nell’ordine superiore oltre alla trabeazione, una finestra con volute laterali e frontone arcuato è sormontata da un’esile croce in ferro.
L’interno presenta un’unica navata con stretto abside, in linea con i canoni funzionali della chiesa bizantina che divide rigorosamente la zona riservata ai fedeli da quella dell’altare tramite una sorta di spartiacque tra ciò che è spirituale da ciò che è materiale: l’iconòstasi.
Una parete in muratura taglia trasversalmente la chiesa e nasconde un altare in pietra leccese in stile barocco con tabernacolo e due sacre icone. A sinistra vi è la “prothesis”, ovvero la sacra mensa preposta alla preparazione della liturgia e a destra il “diakonikon”, necessario per la conservazione dei paramenti sacri e per la vestizione del celebrante.
Riferimenti:Piazzetta Chiesa Greca, 15, 73100 Lecce LE
Telefono: 0832 241016
Ringraziamo la dott.ssa Martina Brogna per averci concesso di utilizzare un breve abstract della sua tesi in Archeologia Medievale dal titolo, “I Bizantini in Italia. Un viaggio tra l’eredità bizantina in Salento” Relatore, il Chiar.mo Prof. PAUL ARTHUR ,redatta presso l’ Università del Salento per il Dipartimento di Storia, società e studi sull’uomo Corso di laurea magistrale in Digital Humanities nell’Anno accademico 2021/2022 che, qui di seguito, riportiamo.
“Solitamente si pensa al Salento soprattutto come alla Terra dei Messapi, dimenticando o ignorando che i Bizantini hanno popolato il nostro territorio e, in generale, il Sud Italia, per circa cinquecento anni. Questo arco di tempo è abbastanza lungo da forgiare il paesaggio che tutt’oggi ci circonda. Per questo motivo ho progettato un itinerario culturale che ha come filo conduttore l’eredità bizantina ancora integra presente tra Taranto e il sud Salento.
Il progetto inizia con la storia dell’impero romano d’Oriente meglio conosciuto come “impero bizantino”. Dopo una piccola introduzione, vengono descritti gli scontri contro longobardi, saraceni e normanni che hanno avuto luogo nel sud Italia. Un paragrafo a parte è dedicato alla Sicilia, che quale ha avuto una storia leggermente diversa rispetto alle altre regioni meridionali.
Successivamente ho ritenuto necessario spiegare cos’è l’archeologia medievale, poiché è il campo di studi utilizzato ai fini della mia ricerca.
In seguito, ho iniziato un excursus dell’eredità bizantina in Italia meridionale soffermandomi su alcuni campi di indagine quale religione, lingua, modelli insediativi e alimentazione. Di particolare rilevanza, le scoperte in Puglia e Calabria.
Non poteva poi mancare un riferimento anche all’Archeologia Pubblica, i cui princìpi riassumono lo scopo di questo elaborato, ossia la collaborazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Infine, la presentazione del progetto vero e proprio, diviso nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce. A questo si aggiunge un itinerario che comprende entrambe le province e segna i punti di interesse del “Limitone dei Greci”.Un paragrafo extra è dedicato agli eventi culturali che hanno a che fare con il tema bizantino, con focus suMartignano e un percorso di trekking in Calabria.
L’itinerario è stato pensatoper un qualsiasi turista o locale non specializzato in archeologia o storia; perciò,presenta informazioni concise che vorrebbero stimolare la curiosità del lettore e spingerlo a visitare un comune e i suoi punti di interesse.” ( Martina Brogna Abstract da “I Bizantini in Italia. Un viaggio tra l’eredità bizantina in Salento” )
[1] La chiesa ingloba nelle fondamenta i resti della chiesa medioevale. Le indagini archeologiche effettuate negli anni 1971-75 hanno rivelato la presenza di tre navate dell’antica struttura con tracce delle relative absidi e di affreschi trecenteschi.
In occasione delle giornate del Patrimonio, Sabato 28 e domenica 29 settembre 2025, Pro Loco Lecce APS aderisce all’invito dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, per disegnare insieme gli “itinerari bizantini” nelle aree costiere del Mediterraneo, progetto avviato nel 2024 di cui potrete appurare i dettagli cliccando sul link https://cultura.gov.it/evento/gep-2024-byzantine-route-il-paesaggio-culturale-bizantino-nelle-aree-interne-del-mediterraneo-borghi-sistemi-difensivi-insediamenti-monastici-manoscritti-raffigurazioni-artistiche-riti-e-tradizioni
Anche quest’anno tornano le GEP – Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), Sabato 28 e domenica 29 settembre 2025, la più estesa e partecipata manifestazione culturale d’Europa, promossa dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea e coordinata per l’Italia dal Ministero della Cultura. Nelle due giornate, visite guidate, aperture straordinarie e iniziative digitali saranno organizzate nei musei e nei luoghi della cultura statali di tutto il territorio nazionale, seguendo il tema “Patrimonio in cammino”.
Inoltre, sabato 28 settembre sono in programma aperture straordinarie serali dei musei statali con ingresso al costo simbolico di 1 euro (escluse le gratuità previste per legge).
Tutte le info sono disponibili alla pagina dedicata sul portale del Ministero della Cultura: https://cultura.gov.it/giornate-europee-del-patrimonio-2024