È partita la campagna di raccolta fondi attraverso il portale “Buona causa” dell’associazione apicoltori pugliesi APIS per realizzare nel Parco Naturale Regionale “Bosco e Paludi di Rauccio” un bioparco dedicato alle api. Attraverso una semplice donazione libera i cittadini potranno contribuire alla realizzazione del progetto, che si svilupperà su un’area assegnata in concessione dal Comune di Lecce nell’area del pre-parco, attrezzata per l’accoglienza dei visitatori. L’associazione APIS – con sede a Lecce – è stata individuata attraverso avviso pubblico e successiva procedura negoziata, rivolto a soggetti interessati a sviluppare il progetto del bio parco apiario. La concessione – della durata di 5 anni – comporta la consegna gratuita da parte di Apis all’Ente di gestione del Parco del 10% della produzione di miele ad ogni raccolto, al fine di produrre e offrire ai visitatori per la prima volta il miele del Parco di Rauccio. Contribuite alla vita!
Si può contribuire al progetto a questo link: https://buonacausa.org/cause/restituiamo
Il 29 gennaio 2023, su invito della Lega Navale di San Cataldo, è stata esposta la mostra itinerante MARINE UN AUTORITRATTO che si può richiedere a: laprolocodilecce@libero.it insieme alla presentazione del romanzo LA GRANDE TRUFFA di M. Gabriella de Judicibus, per parlare di sostenibilità, accessibilità, sostegno alla destagionalizzazione con tutte le forze propositive del territorio! Ringraziamo l’ Amministrazione comunale, Elisabetta De Giovanni e Mariangela Sammarco di Pro Loco Lecce, Mario Congedo e Franco Monsellato della Lega Navale, Leopoldo Ruggiero dell’Associazione Vela e Salute.
Siamo lieti di promuovere un evento organizzato da UNISALENTO che coinvolge il nostro socio, prof Francesco Zarcone che oltre ad essere un docente di Grafica e Tecniche audiovisive e multimediali è anche, da anni, un valente istruttore e promotore dello “sport per tutti”
“Lo #sport come strumento di #inclusione: come implementare la rete tra Università e associazioni del territorio” è il tema della tavola rotonda organizzata dall’Università del Salento martedì 24 gennaio 2023: alla presenza di diverse associazioni del territorio che praticano sport inclusivi con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tutti coloro che hanno già collaborato con l’Ateneo per l’iniziativa “Università per tutte e tutti”.
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IMPORTANTE! Due ricercatrici del gruppo di Chimica Fisica del Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali (DiSTeBA) UniSalento, coordinato dal professor Ludovico Valli: Federica Mancarella e Martina Carcagni sono le protagoniste di due importanti progetti di ricerca che puntano a valorizzare i gusci di gamberi e quelli dei mitili mediterranei, scarti dell’industria ittica che richiedono elevati costi di smaltimento e un notevole impatto ambientale nel caso di conferimento in discarica.
«La problematica della gestione dei rifiuti in ambito ittico è estremamente attuale», sottolinea Livia Giotta, ricercatrice di Chimica fisica e tutor in entrambi i progetti di ricerca, «La sostenibilità a lungo termine dell’industria ittica dipende dallo sviluppo di nuove strategie che permettano di convertire i materiali di scarto in prodotti ad alto valore aggiunto, che siano competitivi con quelli ottenuti mediante sintesi chimica a partire da materie prime non rinnovabili».Con una borsa finanziata interamente dalle risorse aggiuntive del FSE REACT-EU che promuove attività di ricerca su innovazione, tecnologie digitali e abilitanti, Federica Mancarella ha avviato un progetto di dottorato che punta a sviluppare nuove strategie eco-compatibili e a basso costo per valorizzare gli scarti dei crostacei, recuperando una varietà di prodotti utili: «I gusci di gambero sono un’importante fonte di molecole bioattive come l’astaxantina», spiega, «un pigmento carotenoide dalle spiccate proprietà antiossidanti e dai molteplici usi in campo nutraceutico, cosmetico e farmaceutico. Inoltre sono ricchi di chitina, un biopolimero dalle interessanti proprietà plastiche usato nel packaging e come fitostimolante, e precursore del chitosano, ampiamente utilizzato in ambito biomedico, nutraceutico e tecnologico. Il mio progetto mira a sviluppare strategie green basate sulle potenzialità estrattive di solventi di origine naturale di nuova generazione e sull’uso di enzimi supportati su nanoparticelle magnetiche». Il progetto è sviluppato in collaborazione con la ricercatrice Serena Perrone, del gruppo di Chimica organica dello stesso Dipartimento.
Con un assegno finanziato nell’ambito del programma “RIPARTI”, iniziativa con cui la Regione Puglia promuove la ricerca negli ambiti considerati prioritari dall’Unione europea e al servizio delle filiere produttive regionali, il progetto di Martina Carcagni mira alla valorizzazione dello scarto di lavorazione del Mitylus galloprovincialis, il “mitilo mediterraneo”: «I gusci del mitilo sono una fonte preziosa di carbonato di calcio biogenico, che può essere estratto in diverse forme», spiega la ricercatrice, «Una delle più interessanti è la calcite spugnosa (soft calcite), un materiale biocompatibile ad alto sviluppo superficiale, isolato e descritto per la prima volta nel 2020 dalle ricercatrici Jennifer Murphy, Céline Schneider, Kelly Hawboldt e Francesca Kerton della Memorial University of Newfoundland (Canada), che ne hanno anche dimostrato le eccezionali proprietà assorbenti nei confronti di petrolio grezzo e coloranti. L’obiettivo del mio progetto è migliorare il protocollo estrattivo della soft-calcite e di testarne le proprietà ‘sequestranti’ nei confronti di altri contaminanti ambientali, come gli inquinanti emergenti (antibiotici, ormoni, farmaci) e le micro e nanoplastiche». Su quest’ultimo aspetto, il progetto è condotto in collaborazione con la ricercatrice Francesca Lionetto del Dipartimento di Ingegneria dell’innovazione, che attualmente studia le proprietà delle nanoplastiche sintetiche.