A Squinzano, esiste una tradizione importante che la locale pro loco perpetra annualmente con l’ausilio dell’amministrazione. In occasione della ricorrenza di S. Michele Arcangelo, infatti si organizza la rievocazione de ‘Lu Bruttu Bestia’, un’antichissima tradizione squinzanese, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e richiamano un antico culto contadino sull’eterna lotta tra il Bene, rappresentato da S. Michele, ed il Male, rappresentato dal Demonio.In “Rinascenza Salentina” del 1935 Nicola Vacca scriveva: “… lo scoppio (sparu) de ‘lu bruttu bestia’ a Squinzano. Si rinnova ogni anno l’8 maggio, giorno dedicato a San Michele. E’ una festicciola tipicamente popolare, attesa da grandi e piccini per i quali costituisce un vero sollazzo…”; mentre Felice Moro in “La Zagaglia” del 1975 scriveva: “…Quella di Squinzano è una festa popolare caratterizzata da due elementi religiosi ancestrali: S. Michele e lu Bruttu Bestia. Questo è un demone che compare nelle primitive società animistiche e rappresenta il male in forma totemica da cui ci si difende con l’aiuto dei riti…”.
Quest’anno, l’Amministrazione Comunale ha presentato ufficialmente l’istituzione del De.Co (albo dei prodotti a Denominazione Comunale) e la Pro Loco, guidata magistralmente da Cosimo Pierri ( che ringraziamo per le notizie) , ha presentato la prima istanza di iscrizione al De.Co di un prodotto dolciario della tradizione squinzanese: il Marzapane di Squinzano.
